mercoledì 1 settembre 2010

Gli Animali non sono nostri Schiavi

DI DANIELA COIN

schiavi 

Quando ci capita di doverci informare su temi che sono un po’ scomodi o che presentano realtà cruente, è facile cadere nel tranello che ci porta ad escludere od ignorare una tematica. Dobbiamo però cercare di comprendere anche queste verità per avere una visione ampia e realistica di ciò che ci circonda. Esiste una realtà che ci riguarda da vicino e che siamo noi, con i nostri acquisti, a guidare. Realtà che vede torturati e continuamente offesi, sfruttati e calpestati degli esseri indifesi, solo per il nostro quotidiano consumo.

Sto parlando degli animali, che subiscono sofferenze indescrivibili sui loro corpi che hanno la stessa nostra sensibilità al dolore. Violenze anche psichiche che l'animale non riesce a spiegarsi, che non ha modo di capire perchè non è nato per essere un prodotto di utilizzo smodato. Perchè dona rispetto e riceve violenza. Questi gesti si compiono in nome del benessere dell'essere umano: vestiti, scarpe, shampoo, trucco, cibo e medicinali. Ma è davvero indispensabile percorrere questa strada per arrivare al nostro agio? Per i più coraggiosi esiste un documentario che si trova liberamente nel web: “Earthlings”. Riporta scene veramente forti ma sono necessarie per comprendere cosa accade nella realtà di tutti i giorni a causa delle nostre scelte. Molti non sanno che quasi tutti i prodotti per l'igiene della casa e della persona in vendita nei supermercati vengono testati su animali. Sfatiamo il mito dei test su topi che ad alcuni fanno schifo e quindi se ne fregano della loro sofferenza. I test di laboratorio vengono fatti sui seguenti animali: cani (preferenza beagle perchè più docili e resistenti), gatti, topi, maiali, scimmie, cavalli, bovini, conigli, cavie e molti altri. Muoiono vivisezionati, solo in Europa, in media 28.800 animali ogni giorno. Quando poi acquistiamo il nostro cibo, dobbiamo avere coscienza che quasi tutti gli animali allevati per scopo alimentare vengono tenuti in condizioni disumane, privati di ogni possibilità di movimento. Per la crescita muscolare vengono alimentati ad antibiotici, che poi noi mangiamo. Quando poi comincia l'inverno e fate acquisti per coprire il vostro corpo, tenete a mente che il pelo che si presenta come inserto su abiti e cappotti, a meno che non sia sintetico, è pelo di procione, cane, gatto, volpe selvatica. Questi animali vengono spesso allevati o catturati nei paesi dell'est. Il processo produttivo vuole che, per questioni di tempo, questi animali vengano tramortiti e scuoiati vivi. Lasciati poi agonizzare per diversi minuti fino alla morte; lì, senza pelle, fra un mucchio di suoi simili che hanno appena visto la stessa sorte. Un'altra cosa da tenere presente quando fate acquisti per la vostra salute, un tema così delicato, è che le case farmaceutiche testano su animali. Test che si possono svolgere in altro modo senza sofferenza ma che continuano solo perchè tengono in circolo migliaia di milioni di euro. Vediamo dunque che, chi adora il proprio barboncino ma gironzola con inserti di pelo di animale, è una persona che non ha ancora preso coscienza. Che non è stata informata.

Spetta a te andare a fondo su questi temi; il web offre tutto il materiale possibile, basta non chiudere gli occhi. Una volta appreso, puoi informare. Senza attaccare o condannare ma spiegando a tutti com'è la realtà delle cose perché esistono molte persone non la conoscono o non la vogliono conoscere e non sanno che esistono delle alternative che permettono il rispetto di tutti. C'è chi non mangia animali e derivati e può vivere in perfetta salute; persone che acquistano prodotti “cruelty free” (senza vivisezione), altrettanto efficienti. Il primo passo è informarsi ed informare.

“Il livello di civiltà di un popolo si misura dal rispetto che esso nutre per gli animali” - M. Gandhi

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