DI JO
In un era caratterizzata dal consumo e dallo spreco, in una società legata da catene che essa stessa ha stretto intorno a se', la situazione che viviamo è delicata. Sempre più spesso ci rendiamo conto che "così non si può più andare avanti", che "dobbiamo cominciare a preservare l'ambiente" e che "la cittadinanza e l'essere umano stesso vadano tutelati".
Istante per istante diventiamo più poveri. Perché? La smania di ricchezza e potere di alcuni fa sì che pochi vedano lievitare le loro finanze alle spalle della gran parte della popolazione. Come se non bastasse si creano dei buchi finanziari che alla lunga si svelano con il nome di crisi economiche, come quella che stiamo vivendo, che altro non è che il frutto di speculazioni economiche e politiche avvenute nel corso dell'ultimo ventennio. Attualmente esistono tecnologie e aziende giovani (e create da giovani) che potrebbero lavorare in direzione opposta, verso un risanamento sociale, oltre che economico. Sono aziende nate dall'esigenza di tutelare il cittadino e il pianeta stesso, che portano avanti progetti "puliti" semplicemente facendo funzionare al meglio tecnologie già esistenti ottimizzando le risorse. Lavorano nel nome dell'innovazione. Nulla però sembra cambiare; sembra impossibile smuovere determinate situazioni. Le difficoltà che trovano infatti sono principalmente due: nel reperire fondi da investire (nonostante la bontà di alcuni progetti) e la quasi impossibilità di emergere e farsi conoscere. Il famoso "effetto casta" insomma: quell'intreccio di inciuci che avvantaggiano le elìte, intese in senso paretiano, dei detentori del potere, che sia politico, economico o mediatico.
In realtà però questa situazione può cambiare e a farlo possiamo essere proprio noi. La base del potere siamo noi; siamo noi che diamo il potere a chi lo detiene. Possiamo "farli tremare" e quindi costringerli a sensibilizzarsi sulle tematiche che riteniamo davvero importanti. Il nostro voto (che sia politico oppure un "voto con il portafoglio") può spostare questo equilibrio in una nuova posizione. Perché ciò accada è necessario essere informati. Le informazioni esistono, ma reperirle è difficile e faticoso e proprio questo è il limite dell'impegno che va sempre superato. Un paese informato è libero, perché può scegliere. La rete ci permette di trovare tutte le informazioni che necessitiamo, purché di nostro conto siamo curiosi e volenterosi di sapere.
C'è democrazia solo dove c'è consapevolezza e c'è consapevolezza solo dove c'è informazione