DI GIANPAOLO MARCUCCI
Accade spesso che l’uomo costruisca, consciamente e non, artifizi tecnologici che nella loro funzione finiscano per rappresentare metafore del proprio essere fisico e psichico. Questo è accaduto ad esempio con l’invenzione del Personal Computer, il quale altri non è che una metafora del funzionamento del cervello umano.
L’organizzazione di file in cartelle, l'esecuzione di processi, la memoria fisica, il caricamento di dati, sono tutte proiezioni di elementi e strutture già esistenti in natura all’interno della nostra mente. Anche le interfacce che si utilizzano insieme al pc come videocamere, microfoni, casse acustiche e tutte le altre periferiche, possono essere intese come metafore, in questo caso come proiezioni dei nostri sensi. Da quando poi il computer si è trovato al centro di quella rivoluzione che oggi chiamiamo word wide web, le metafore da questo create sono divenute, non già solo più proiezioni del funzionamento attuale del cervello, bensì vere e proprie rappresentazioni del futuro evolutivo di esso. Se difatti il computer è metafora del cervello umano, di sicuro la rete può essere considerata come una proiezione tecnologica del nostro futuro psichico, intellettivo e sensoriale. Con essa, siamo di fronte ad una metafora del concetto di intelligenza collettiva. Se anzi che pensare ad una rete di pc interconnessi, pensassimo ad una rete di cervelli interconnessi, in grado così di interagire fra di loro, comunicare, scambiarsi informazioni e dati, condividere conoscenza e sensorialità in modo completo e immediato, ci troveremmo di fronte ad una condizione di condivisione totale, universale. Spazio e tempo non sarebbero più variabili determinanti. In vista di un tale cambio di paradigma, tutti gli strumenti che oggi riteniamo innovativi, come l’Iphone, le webcam, wikipedia, google maps, facebook, etc. appaiono come dinosauri della tecnologia.
Dopo l'internet semantico e l'internet delle cose, verrà così il momento dell'internet delle persone. Sarà possibile sapere tutto nel momento in cui lo si penserà: quanto latte c'è in frigo, quali sono le condizioni della mia autovettura, quali sono le MIE condizioni, come si risolve un problema senza esperienza. Sarà possibile votare referendum mondiali e monitorare in tempo reale la gestione del pianeta. Intelligenza collettiva e web democracy saranno parole di uso comune.
Questo è il futuro della rete e la rete è il nostro futuro!