DA UNA LEZIONE DI MARCO CANESTRARI
TESTO DI VALERIO PASSERI
Esiste una guerra giusta, una guerra necessaria o che metta fine a tutte le guerre? Per dirlo con certezza bisogna capire da dove origina la guerra e se questo sia qualcosa che possa essere combattuto.
Se si guarda a tutte le guerre che si sono svolte e si svolgono tutt'ora, l'elemento comune, l'origine, può essere rintracciata sempre in uno scontro tra idee diverse. Diverse idee di religione, di giustizia, di modello di società o di uomo, idea che si ha di se stessi o l'idea di essere la popolazione migliore, l'eletta, che possa prosperare sulla terra. Idee, idee, idee... Gruppi abbastanza numerosi di persone si legano ad un'idea comune, tanto da uccidere e farsi uccidere in suo nome. Il contenuto di un'idea è qualcosa che non ha un peso, non si può toccare, di per se non porta nuova energia. Come può qualcosa di così astratto togliere vita ed energia all'intero globo? Se il problema sono i differenti contenuti di due idee, il passo successivo è capire perché ci si lega così fortemente ad esse. Lo facciamo perché che non siamo sereni, siamo così spaventati, terrorizzati che ci aggrappiamo disperatamente a qualcosa che sembra darci delle risposte, che sembra confortarci e farci stare meglio e non la molliamo per nessun motivo. Se poi qualcuno prova a metterla in discussione, cerca quindi di privarcene, siamo pronti a tutto pur di difenderla.
Per togliere ogni dubbio e ogni plausibile giustificazione che poniamo davanti a noi stessi, diciamo da subito che non esistono gradi di conflittualità o di violenza; quando uno è minacciato usa tutto ciò che è necessario e che ha a sua disposizione per salvarsi. Quindi passare da uno schiaffo ad uccidere qualcuno non è un passo tanto distante quanto si possa pensare, dipende da quanto ci è necessario per mettere la nostra idea al sicuro. Anche la persona più pacifica e pacifista del mondo è quindi responsabile della prosecuzione delle guerre nel globo, se partecipa a questo processo. C'è chi infine, opporrà la solita giustificazione che la guerra è il normale sfogo della naturale aggressività umana. Ma l'aggressività viene dall'essere atterriti e spaventati. Una persona serena, senza problemi, che motivi avrebbe o, più semplicemente, come potrebbe mai avere in mente di uccidere o aggredire qualcuno? D'altro canto, nessuno in buona fede, potrebbe asserire che l'essere spaventati e atterriti è una condizione ottimale dell'essere umano. Possiamo quindi escludere che l'aggressività sia uno stato naturale in quanto proviene da una condizione che pregiudica una vita sana.
La guerra quindi in nessun caso non si risolve combattendo altre guerre, essa nasce e finisce dentro ognuno di noi. Ma se siamo tutti responsabili della guerra, anche quando cerchiamo di combatterla, non possiamo fare nulla per far terminare i conflitti? Al contrario, se essi nascono da noi, siamo proprio noi gli unici a poterli far cessare. La società odierna è costituita in modo da creare continui conflitti: si incentiva al massimo la competizione, si distruggono gli enti predisposti all'educazione e si distrugge la sanità, in modo da tenere in continua tensione le persone rispetto alla propria incolumità e salute. Ma la società è costruita dagli uomini su modello di se stessi, quindi siamo noi a poter e dover fare qualcosa.
Comincia da te! Il primo passo è sempre la comprensione e permettere che questa si sviluppi e si espanda il più possibile. Se si comprende da dove viene il conflitto allora si è in grado di evitare di esserne portatori. Comincia col creare un ambiente sereno intorno a te che faciliti la comprensione, la collaborazione ed elimini i conflitti.