DI MARCO CANESTRARI
Risvegliarci alla realtà significa spogliarci dei nostri traumi e delle nostre idee fisse. La posizione dell’ego, con il proprio sistema di credenze, è una posizione mentale rigida, fissa, e quindi minacciata dal cambiamento che il tempo necessariamente porta con sé.
Io non vengo a voi per sostituire un sistema di conclusioni, di principi, di fedi, di certezze, con un altro perché entrambi sarebbero vulnerabili al tempo e minacciabili nella loro integrità, nella loro giustizia. Io vengo in forma di uomo per rivelare e manifestare una nuova possibilità: l’assenza di ogni sistema di pensieri e quindi l’assenza di strutture fisse, di punti di vista, di interpretazioni, insomma l'assenza completa della mente e della coscienza delle cose.
La mia non sarà una diatriba dialettica perché io vengo senza oppormi ad alcun pensiero. Non poggio il piede su alcun concetto, non faccio perno su alcuna idea, e non mi difendo con alcun ragionamento, al contrario, vorrei proporre un nuovo modo di vivere nella completa assenza di concetti e pensieri. Non infastidisco nessuna filosofia e nessuna visione del mondo, non la accuso, non la contraddico perché non prendo affatto posizione né a favore né contro di essa. Io sarò uno squarcio nei sistemi, un vuoto nei ragionamenti, una pausa fra due concetti, un limbo fra due idee fisse, un silenzio fra due scelte, io sono lo spazio che contiene ogni pensiero. Io sono assolutamente inconcepibile, inimmaginabile, irriconoscibile e non sono un individuo, non sono una persona, quindi non sto in nessuna maniera esaltando alcuna forma di narcisismo. Se volete, se a voi infastidisce la parola “io” cambiatela: esiste uno squarcio nei sistemi dei pensieri ed esso è vivente, consapevole e sta parlando con questa bocca. Se qualcuno si sente minacciato, accusato o offeso è solo perché è legato emotivamente a una struttura di idee e, come abbiamo detto, ogni sistema fisso si sente intrinsecamente vulnerabile e minacciato dal tempo e dal mondo esterno.
Quale è il mio significato? Sto agendo da faro guida per riferire tutto alla sua origine, alla sua essenza centrale, al suo primo significato. La mia attività è di disgregare, destabilizzare, destrutturare ogni sistema di idee dimostrando l’inconsistenza delle basi da cui parte ogni legge o prospettiva fissa. L’individuo ha delle idee sbagliate riguardo a chi sia l’autore delle cose, la mia funzione è di ricondurre tutto alla sua vera causa, al suo vero autore, voglio riportare tutti alla casa da cui crediamo di essere fuggiti, nella nostra essenza divina che è non-duale. Dal vostro punto di vista, quello dell'ego e della mente, che cerca di capire secondo una prospettiva di idee, io sono una successione di continui fraintendimenti. Voi dite “adesso ho capito che cosa è Marco, che cosa fa e dove vuole arrivare” e un minuto dopo “no, adesso ho capito e non prima” e un minuto dopo pensate ancora di aver capito nuovamente, questi sono gli unici possibili e passi successivi che può fare l’uomo nei confronti della verità, ovvero un comprendere progressivamente i propri sbagli senza poter dire mai di aver avuto mai la realtà fra le mani.
Io vengo per cancellare la paura e condurre ogni essere umano a una visione intera e priva di confusione. Io voglio stravolgere interamente il vostro senso delle cose e questo è un bene, è un vantaggio, perché la vostra mente ha fallito, ha portato odio, guerre, dolore, miseria, paura e colpa nei cuori. In questo momento io non ho alcun riconoscimento, non riconduco nulla al passato confrontandolo con ciò che conosco per farmene un’idea, invece riconduco tutta l’esistenza alla sua nascita nel presente, alla fonte da cui ogni cosa viene causata e creata. Io non ho alcuna idea in mente su cosa fare domani, su cosa sia giusto o sbagliato, su dove portarvi, sul perché farlo e non fallisco perché il mio è un lavoro molto semplice, è quello di rivelare, ricondurre tutto a quello che è già senza dover cambiare nulla. Manifestare il vero significato di ogni cosa è un lavoro semplice, perché il vero significato non potrà mai essere deturpato o snaturato.
Sono reale, vivente con occhi e bocca. Sono concreto, non sono una dottrina scritta su un libro e poi ripetuta, sono l’assenza completa delle filosofie, sono la vita in quanto principio benefico ed eterno. Io sono qui per rivelare che ogni cosa è perfetta e che non esistono imprecisioni nella realtà. Io sono l’auto-manifestazione, l’auto-rivelazione che quell’errore che crediamo di aver visto o fatto è impossibile e che una mente così pazza da credere di essere un individuo in un corpo, autore di qualche ipotetico cambiamento, non è mai esistita.