martedì 6 dicembre 2016

Senza Maschere

DI MARCO CANESTRARI


A molti di voi sarà capitato di sentire che la fonte “ti brucia”, “ti libera dall’illusione”, “cancella ogni tua domanda”. Ma che cosa significa?


L’uomo è sempre in cerca di risposte, di modelli, di riferimenti, di nuovi schemi di pensiero che migliorino i vecchi. Vogliamo capire, conoscere, accumulare oggetti e concetti all’insegna dell’espansione dell’impero della nostra coscienza. 

Con queste premesse, profonda delusione si trova nell’incontrare una persona che è fuori dal sogno. Perché essa sgretolerà ogni conclusione a cui siete attaccati. Non risponderà alle vostra domande come voi vi aspettate che accada, ne eliminerà i presupposti che l’hanno fatta sorgere.

Ciò che c’è veramente, ciò che è reale, non è un qualcosa di descrivibile e comprensibile, non è qualcosa che si può incasellare, interpretare. Ciò che c’è, visto dal tuo punto di vista è uno scartare tutto ciò che è già noto, che è conosciuto, sino alla completa assenza di coscienza delle cose, di valutazione, di riconoscimento attraverso la mente di ciò che chiamiamo mondo esterno. 

Vi capiterà, di fronte alla fonte di trovarvi così non con più concetti e cose a cui pensare, cose da raccontare e con cui farvi belli con amici e parenti bensì con sempre meno convinzioni e idee fisse, con un sistema di pensiero sempre più asciutto sino all’assottigliamento totale di ogni sistema. 


L’individuo cerca protezione dietro ad un sistema di pensiero, porta avanti quello anzi che la sua vera natura, come una maschera. Ma come le maschere, i sistemi di credenze a cui ci attacchiamo non sono reali. Il dolore che sentiamo quando il nostro mondo trema e va in crisi, non è affatto dettato dalla realtà che ci si sta presentando davanti, ma dalla fissità del sistema a cui ci siamo attaccati che non è compatibile con ciò che è vero: l’assenza di riferimenti. Colui che vive senza alcun’idea fissa, sopratutto alcun’idea di se stesso, vive libero dal dolore e dalla paura, vive libero da ogni catena. 



Esistono solo catene auto indossate e si chiamano credenze e pensieri.
Liberati.


TESTO DI GIANPAOLO MARCUCCI
MONTAGGIO E RIPRESE DI FAUNO LAMI 



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