mercoledì 20 settembre 2017

Amare Se Stessi è Una Ridicola Illusione

-Estratto dall’ultimo ritiro di Marco Canestrari a Udine-


Tu ami te stesso?

Quando dico che amo me stesso ciò che amo è un'idea di me stesso. Quando mi riconosco, ciò che riconosco è sempre un concetto, mai la realtà dei fatti. Tu sei la realtà e non la puoi riconoscere, tu sei la verità che si manifesta e non la puoi capire o sapere. Io parlo ma non so quello che dico, non vi do un insegnamento da ricordare e non sto portando avanti un sistema di idee o di pensieri.

Perché allora dici ti amo? Secondo quello che dici questa parola non dovrebbe avere senso, potremmo usarne anche un'altra.

Ciò che c'è non ha nessun nome. Nessuna parola è la realtà, né la parola "Amore", né la parola "Esistenza", né le parole "Ciò che c'è". Nemmeno le parole che io sto dicendo adesso sono la verità. Nessun concetto, simbolo o idea è mai questa esistenza viva e creativa. Questo non significa che le parole non vadano espresse, né che possano essere una minaccia. Usando le parole posso dire che “nessuna parola è la realtà”, che nessuna parola è in assoluto vera, ed è meraviglioso che io possa esprimere ciò. C’è qualcosa di profondo in questo.

Nessuna parola è vera ma i fatti si?

Il fatto certamente è la base da cui sorge la parola. E’ ciò che permette l'espressione di questa bocca che si muove e dice che la mente è piena di cazzate. La bocca che si muove e dice queste cose è vera. Il cervello e la scarica elettrica che porta questa informazione sono veri. Tutto ciò è vero e nessuna parola lo potrà mai ingabbiare, limitare o cogliere. Facciamo un ultimo scatto, andiamo un po' più avanti: Nessuna parola è vera ma la verità si può esprimere in maniera diretta e senza i filtri del passato anche con le parole. È la sorgente che è vera e che può parlare senza distorsioni. Ci può essere una sorgente che è specchio di se stessa senza interpretazioni o prospettive di sorta. E ci può essere un film che parla di una sorgente che non si vede, che è nascosta a se stessa e che cerca di fingersi un corpo/mente, un individuo, un soggetto. Ci può essere una tesi che sorge distorta, che parte dall’idea impossibile della separazione e dell’ego, oppure può parlare direttamente la verità.

È possibile riconoscere la sorgente che parla e si manifesta direttamente nelle parole di un essere umano?

È possibilissimo riconoscerla e l'unica maniera per riconoscerla è guardarsi ed essere la verità. Solo se tu sei la verità, se sei la fonte ti puoi riconoscere nell’altro. L'unica possibilità per scoprire se una persona è risvegliata o no è risvegliarsi perché tutte le altre interpretazioni sono invece fatte dalla prospettiva della tua mente con la tua specifica esperienza che non può mai vedere la verità. Non c'è nessun metodo per riconoscere la verità, tu puoi solo essere la verità.