lunedì 15 marzo 2010

Un Popolo di Smemorati

DI VALERIO PASSERI

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Quanto ricordiamo degli avvenimenti accaduti anni fa'? Ci mettiamo mai a riflettere e comparare quello che accade oggi con quello che è già accaduto?

Uno dei grandi problematiche della società moderna è la mancanza di memoria collettiva. In 10-20 anni le società mutano radicalmente: accadono fatti, avvenimenti e nascite di nuovi personaggi sul piano nazionale che trasformano sensibilmente il volto del paese. Molto spesso si tende a dimenticare questi processi, si scordano le modalità e gli episodi che portano a tale cambiamento e anche la storia di personaggi ed organizzazioni che oggi sono a capo della nostra nazione. Si dimentica tutto fino a dare per scontato la situazione attuale, come se fosse qualcosa di immutabile che possiamo solo accettare e con la quale dobbiamo necessariamente convivere perché, in fondo, è sempre stata così.

Tutti questi processi di cancellazione della memoria collettiva sono accelerati ed intensificati dal mezzo di comunicazione sul quale passa la stragrande maggioranza di informazioni: La Televisione. In TV ogni giorno vengono trasmesse miriadi di informazioni filtrate ed impacchettate appositamente per noi. L’Invio continuo di questa grande mole di notizie, molte delle quali non risultano essere di alcuna utilità sociale, fa' si che vengano velocemente dimenticate per far spazio a quelle nuove, senza possibilità alcuna di essere recuperate; Non c’è data la possibilità ad esempio, di vedere il tg di un anno fa', poiché non siamo noi a decidere il palinsesto da trasmettere. Nella maggior parte dei casi, le poche notizie che la gente ricorda, sono vaghe e confuse, dando la sensazione che siano estranee al mondo presente e reale. Sono quindi facilmente trascurabili dinnanzi a informazioni fresche e date in pasto da TV e giornali.

Ricordare il passato di individui ed organizzazioni, però, ci permetterebbe di comprendere i meccanismi mentali e modi di agire di chi ci promette ogni sorta di cosa nel momento che gli fa' più comodo (ad esempio in campagna elettorale) e quindi di essere più liberi di credere o meno, a ciò che ci viene detto. In un epoca dove migliaia di notizie ci si parano davanti da accettare come Verità, un modo per comprendere meglio quello che ci sta accadendo è guardare un po'''' al passato per cercare conferme e risposte.

Favoriamo i mezzi di informazione che hanno una “memoria” come il web, dal quale possiamo attingere a notizie risalenti ad anni passati in qualsiasi momento, a discapito di TV e radio che non ci danno la possibilità di ricordare, se non ovviamente quello che vogliono nel momento per loro più opportuno.

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