lunedì 21 giugno 2010

Non Avere Tempo

DI MARCO CANESTRARI

LA TRANQUILLITA’ NON SI RAGGIUNGE MAI - Tutto ciò viene portato avanti spingendo il modello da raggiungere (costumi, lavoro, norme di vita, livello sociale) sempre più avanti, richiedendo che la persona si sforzi continuamente, con la paura di non farcela, verso un fine sempre molto lontano, spesso inesistente ed estraneo alla condizione umana. Per manipolare la popolazione, bisogna tenerla sempre sottoposta a frenetiche attività in modo che, durante la giornata, non abbia abbastanza tempo ed energie per riflettere liberamente ed organizzare una soluzione su ampia scala ai suoi problemi. L’unico modo per sollevarsi da questa colpa e da questo enorme stress che si accumula è denunciare con grande ostilità le “impurità” di chi non si è uniformato sforzandosi come abbiamo dovuto fare noi.

NON AVERE TEMPO PER GUARDARE LONTANO - Non abbiamo più la serenità e il tempo di affrontare i problemi collettivi con una visione d’insieme perché la nostra principale preoccupazione è avere una sicurezza economica personale immediata e non essere tagliati fuori dal sistema. Ci sacrifichiamo così a fare un lavoro che non ci piace, sopportiamo pressioni psicologiche trascurando spesso il nostro riposo e la nostra salute. Per noi è prioritario lavorare sempre di più, magari a condizioni sempre peggiori, piegandoci in nome dell’urgenza di reperire sufficiente denaro. La necessità di guadagnare viene utilizzata come la maggiore forma di ricatto per stabilizzare le masse sotto una linea uniforme.

COME SI RISOLVE QUESTO PROBLEMA?

Prima di tutto ripristiniamo le condizioni sociali che ci permettono di affrontarlo. Dobbiamo diffondere il consenso ad avere una parte consistente della nostra vita libera dalle occupazioni. E’ di fondamentale importanza ritagliarsi un tempo ben definito che non sia invaso da pressioni esterne. Finché non affrontiamo la vita con il cuore e la mente calmi non ci daremo la possibilità di valutare la situazione d’insieme e organizzarci verso un cambiamento definitivo. Non possiamo uscire dalla routine in cui siamo immersi se ogni parte della nostra vita è già pianificata e ogni piccola deviazione dai binari la viviamo come un peso. Solo quando la mente non è occupata ci diamo la possibilità di affrontare la vita nella sua totalità, rivalutandone anche le basi, se necessario. Non è facile smettere di avere la mente piena delle certezze che ci hanno inculcato, ma quando accade, in quei momenti possiamo trovare qualcosa che ha più valore di un’intera vita passata a produrre: Possiamo uscire dal vecchio schema mentale e scoprire per la prima volta qualcosa di veramente nuovo, imprevisto e creativo.

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