venerdì 1 aprile 2011

Alimentazione e Benessere

wheat

Il presente documento costituisce il lavoro di elaborazione dei contributi che sono pervenuti al Laboratorio delle Idee. Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti coloro i quali hanno voluto prendere parte attiva al progetto.

In che modo e in quale misura l'alimentazione condiziona il nostro benessere fisico, spirituale e l'ambiente in cui viviamo?
A te la parola…

Essendo donna e nutrice non posso che amare e nutrire i miei figli, come Dio Padre/Madre e come la  nostra Grande Madre Natura! Ci siamo allontanati sia dall'Uno che dall'Altra e abbiamo perso la bussola, la direzionalità della nostra vita. Ci siamo sentiti soli, sperduti, senza un senso, in un Eden smarrito milioni di secoli fa, se non miliardi, come ci raccontano. E ci combattiamo per sopravvivere perdendo la vera gioia della vita.

Impariamo dai bambini e dagli antichi saggi. I bambini danzano in girotondo allegri e spensierati perché sanno con assoluta certezza che i genitori li amano profondamente, e non si chiedono i perché della vita. Giocano e si consolano. Se cadono si accarezzano e si sostengono, cullano il fratellino appena nato e se ne occupano, perché è vivo. I saggi ci hanno da sempre avvisato che una mente sana è la fonte di un corpo sano! E che la virtù sta nel mezzo e non negli eccessi. E come può una mente essere sana se la riempiamo ogni giorno di spazzatura che viene dall'esterno e che diventa spazzatura interiore?

Il sole è pura luce, l'aria ci serve per gli scambi, l'acqua ci ha dato origine insieme alla terra. Ritroviamo la gioia di danzare la vita. Usiamo il nostro corpo per gioire e i nostri occhi per vedere la bellezza, e non la spazzatura che si accumula nelle strade. Cominciamo a guardare i fiori e le aiuole nelle città, i colori, le luci di un eterno carosello e non ci scandalizziamo di quello che ci sembra disarmonico, come una scritta colorata sui muri. Un bambino scrive sui muri e li colora e riesce a disegnare un nuovo mondo con la sua fantasia! E respiriamo l'aria che ci circonda, muovendoci, correndo felici sui prati, ballando ogni volta che sentiamo musica, inventandoci noi nuove musiche che muovano i nostri piedi, togliendoci quelle orrende scarpe che costringono la bellezza di un piede nudo.

Lo spirito esige che usiamo la mente per creare. Raccogliamo noi stessi i frutti che gli alberi ci offrono. Godiamo della bellezza del pianeta che abitiamo, disinquinandolo dalle tossine esterne e curando le sue ferite. Come una madre stanca e rugosa la Terra ci sta implorando di amarla e non lasciarla morire per incuria e mancanza d'amore. Dimentichiamoci la frase: “Tanto devo morire!”. Cancelliamola dalle nostre credenze biologiche e psicologiche. Usiamo delle grandi gomme e riscriviamo la nuova Biologia e la nuova Umanità, con tutto l'amore di un figlio per una madre e di una madre per un figlio. Con quel legame che non potrà mai morire, perché chi dà la vita vuole solo la vita!

LABORATORIO DELLE IDEE DI ECV, a cura di Luca Caristina
Grazie a Luciana Mangano per il suo contributo.

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