giovedì 9 febbraio 2012

L’ American Dietetic Association dichiara le Diete Vegetariane Salutari e Benefiche

ADATTAMENTO DI MARCO CANESTRARI

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La posizione ufficiale dell’American Dietetic Association si basa sull’utilizzo di un approccio basato sull'evidenza, il quale fornisce importanti benefici aggiuntivi rispetto a precedenti metodi di revisione. Il maggior vantaggio di questo approccio è una standardizzazione più rigorosa dei criteri di revisione, che minimizza la probabilità di bias del revisore e aumenta la facilità di confronto tra i differenti articoli. Per una descrizione dettagliata dei metodi utilizzati nel processo di analisi dell'evidenza, è possibile accedere alle fonti a fine articolo.

E' posizione dell'American Dietetic Association che le diete vegetariane correttamente pianificate, comprese le diete totalmente vegetariane o vegane, sono salutari, adeguate dal punto di vista nutrizionale, e possono conferire benefici per la salute nella prevenzione e nel trattamento di alcune patologie. Le diete vegetariane ben pianificate sono appropriate per individui in tutti gli stadi del ciclo vitale, ivi inclusi gravidanza, allattamento, prima e seconda infanzia e adolescenza, e per gli atleti. Una dieta vegetariana è in grado di soddisfare le raccomandazioni correnti per tutti i nutrienti chiave (quali le proteine, acidi grassi omega-3, ferro lo zinco, lo iodio, il calcio, e le vitamine D e B12). Una rassegna basata sull'evidenza ha mostrato che le diete vegetariane possono essere nutrizionalmente adeguate durante la gravidanza, che si conclude positivamente per la salute della madre e del neonato. I risultati di una rassegna basata sull'evidenza hanno mostrato che la dieta vegetariana è associata a una riduzione del rischio di morte per cardiopatia ischemica. I vegetariani evidenziano, inoltre, livelli inferiori di colesterolo legato alle lipoproteine LDL e di pressione arteriosa, nonché ridotti tassi di ipertensione e di diabete mellito di tipo 2 rispetto ai non-vegetariani. I vegetariani tendono ad avere un ridotto indice di massa corporea e ridotti tassi di tutti i tipi di cancro. Le caratteristiche di una dieta vegetariana che possono ridurre il rischio di malattie croniche includono ridotte assunzioni di acidi grassi saturi e colesterolo, e più elevate assunzioni di frutta, verdura, cereali integrali, frutta secca, prodotti della soia, fibre e fitocomposti.

IL MITO DELLE PROTEINE

L'assunzione tipica di proteine da parte dei latto-ovo-vegetariani e dei vegani risulta in grado di soddisfare e addirittura superare le quantità richieste. Gli atleti possono egualmente soddisfare il loro fabbisogno proteico esclusivamente a partire da fonti vegetali. A condizione che vengano consumati gli alimenti vegetali in modo variato e che venga soddisfatto il fabbisogno energetico, le proteine vegetali possono soddisfare i fabbisogni nutrizionali proteici. La ricerca indica che un assortimento di cibi vegetali assunti nel corso della giornata è in grado di fornire tutti gli aminoacidi essenziali e assicurare in modo adeguato assunzione e utilizzo di azoto negli adulti sani; ciò significa che le proteine complementari non debbono necessariamente essere consumate all'interno dello stesso pasto. Una metanalisi di alcuni studi sul bilancio azotato non ha evidenziato significative differenze nel fabbisogno di proteine in relazione alla fonte dietetica delle stesse. Altri studi, sulla base dell'indice aminoacidico corretto di assimilabilità delle proteine -che è il metodo standard per la determinazione della qualità proteica-, hanno trovato che, sebbene l'isolato proteico di soia sia in grado di soddisfare il fabbisogno proteico esattamente come le proteine animali, le proteine del grano, per esempio, se assunte isolatamente, possono portare a un'utilizzazione dell'azoto meno efficiente. Allo stesso modo, la stima della richiesta proteica dei vegani può variare, dipendendo in qualche misura dalle scelte dietetiche. I professionisti della nutrizione devono sapere che il fabbisogno proteico può essere superiore a quello indicato dalle RDA (Reccomended Dietary Allowance - quantità dietetiche raccomandate) in quei vegetariani che derivino le proteine della dieta principalmente da fonti meno assimilabili, come per esempio alcuni cereali e alcuni legumi.

Le seguenti linee guida possono aiutare i vegetariani a realizzare delle diete sane:
- Scegliere una varietà di cibi che includa cereali integrali, verdura, frutta, legumi, frutta secca e semi e, se desiderati, latticini e uova.
- Ridurre al minino l'assunzione di cibi a elevato contenuto di zuccheri, sodio e grassi, soprattutto saturi e transidrogenati. Scegliere la frutta e la verdura in modo variato.
- Se vengono utilizzati cibi animali come latticini e uova, scegliere latticini a basso contenuto di grassi e consumare sia le uova che i latticini con moderazione.
- Utilizzare una fonte regolare di vitamina B12 e, se l'esposizione alla luce solare è ridotta, di vitamina D

In conclusione le diete vegetariane ben pianificate si sono dimostrate salutari, nutrizionalmente adeguate, e possono conferire benefici nella prevenzione e nel trattamento di alcune patologie. Le diete vegetariane sono appropriate per tutte le fasi del ciclo vitale. Sono molte le ragioni del crescente interesse nei confronti del vegetarismo. Il numero dei vegetariani negli USA è stimato in crescita nella prossima decade. I professionisti della nutrizione dovrebbero essere in grado di assistere i clienti vegetariani fornendo loro informazioni aggiornate e accurate sulla nutrizione vegetariana, sui vari alimenti e su come reperirli.

FONTI: Position of the American Dietetic Association: Vegetarian Diets

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