sabato 27 ottobre 2012

Abbattere le Barriere dell’Educazione

DI MARIAUSILIA RUOCCO

team of paperman

L’intelligenza collettiva di cui il ragazzo fa esperienza in rete, deve essere attivata e stimolata, a mio avviso, in un ambiente di apprendimento valido e costruttivo, innanzitutto perché le modalità di apprendimento proprie di internet che sviluppano un pensiero reticolare, dovrebbero trovare un’estensione nell’ambiente didattico.

Ciò è possibile attraverso il superamento di un vecchio modello di mera trasmissione dei contenuti, il superamento anche fisico delle barriere banco-cattedra-aula che spesso mortificano il ragazzo, la strutturazione del lavoro didattico in gruppi dove è necessario il contributo personale di tutti, dove i discenti scoprono un ruolo attivo nella formulazione di ipotesi, nella risoluzione di problemi, nell’interpretazione della realtà. Attraverso la condivisione, la negoziazione sociale, il per tutoring, le attività laboratoriali, lo scambio comunicativo, l’utilizzo delle tecnologie e degli strumenti più innovativi che esse offrono, si realizza un apprendimento interattivo, responsabile, collaborativo e solidale. L’insegnante riveste il ruolo di facilitatore, di organizzatore delle attività, di colui che predispone le premesse per una costruzione cooperativa della conoscenza, per consentire ai suoi alunni di pervenire alla consapevolezza che i saperi non sono compartimenti stagni, non vi è supremazia di un sapere sugli altri, essi sono connessi, interrelati, congiunti, così come appaiono nella rete.

L’unica arma che la scuola possiede è quella di porsi al passo con i tempi tentando di formare menti aperte, flessibili, dinamiche, capaci di muoversi responsabilmente nel contesto sociale complesso e differenziato.

FONTE: INTELLIGENZA-COLLETTIVA

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