domenica 23 dicembre 2012

Ma Davvero Vogliamo Finire Tutti Sotto i Ponti?

DI RUGGIERO LAURIA

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Quindi cosa è successo? Una cosa molto semplice, abbiamo perso potere di acquisto, cioè con gli 800 euro di oggi non si riescono a comprare le stesse cose che si potevano comprare con 1 milione e mezzo di 20 anni fa. Bene è come è potuto accadere questo? Fondamentalmente grazie ad un fenomeno conosciuto come inflazione.
"In economia il termine inflazione indica un generale e continuo aumento dei prezzi di beni e servizi in un dato periodo di tempo che genera una diminuzione del potere d'acquisto della moneta. Con l'innalzamento dei prezzi, ogni unità monetaria potrà comprare meno beni e servizi, conseguentemente l'inflazione è anche un'erosione del potere d'acquisto." (Wikipedia)
Le cause dell' inflazione sono fondamentalmente due:

1) una molto semplice ossia l'aumento dei prezzi
2) una più tecnica legata ad oscure questioni monetarie

L'aumento dei prezzi può a sua volte avvenire per varie cause: la prima, ed anche l'unica giusta, è quella di un aumento dei costi dei fattori produttivi, il classico esempio dell'aumento del costo del petrolio e dei benzinai che aumentano i prezzi della benzina. Ma molto più spesso il problema è di origine speculativa: i benzinai che non calano il prezzo quando scende il petrolio, le assicurazioni RC auto, i costi dei farmaci, l'aumento smisurato del valore degli immobili e tutti gli aumenti dei "furbetti" che ci sono stati con il passaggio all'euro (e si quello lo abbiamo pagato e lo stiamo pagando molto caro). Insomma persone ed aziende che cercano di aumentare i propri guadagni sulle spalle degli altri. Infine un altro fattore di aumento dei prezzi sono le tasse, nelle loro svariate forme, così se aumenta l'IVA semplicemente tutto costa di più. Di fatto quando parliamo di beni fondamentali: cibo, alloggio, salute, energia e mobilità la gente non può scegliere di smettere o di compare meno, ma può solo subire e, se non riesce a guadagnare di più, si impoverisce. Da qui l'incessante corsa nel cercare di guadagnare costantemente di più per non finire a vivere sotto i ponti.

La questione monetaria è il secondo, ma ancora più pericoloso, in quanto sconoscuito ai molti, meccanismo di impoverimento di massa. Una trattazione approfondita sarebbe lunga e noiosa, per cui mettiamo in evidenza gli aspetti fondamentali della questione:

2) lo Stato quando per stampare denaro deve dare in cambio titoli su cui paga (o meglio paghiamo) degli interessi

Insomma, sia in veste di cittadini che in quella di consumatori, abbiamo un sacco di interessi da pagare, e questi interessi di fatto levano risorse all'economia reale, quella fatta di persone che lavorano e spendono per vivere, di Stati che si prendono cura dei propri cittadini, e le spostano nel mondo della finanza. Tutti ci impoveriamo mentre banche ed operatori finanziari prosperano.
Pertaltro adesso si sono innescati dei meccanismi perversi, tipo gli stati che devono indebitarsi ulteriormente per pagare gli interessi sui debiti precedenti, per cui sono costretti ad aumentare la pressione fiscale, che impoverisce la gente senza fornire in cambio alcun miglioramento nella qualità della loro vita. Insomma ci muoviamo in una spirale verso il basso che vede quasi tutti progressivamente più poveri e pochissimi enormemente più ricchi

Ad ogni modo, dovendo pur cominciare da qualche parte, per mettere apposto le cose io banalmente suggerirei:

1) regoliamo meticolosamente il prezzo dei beni fondamentali facendo in modo che con 800 euro al mese cela si può tranquillamente fare, non strafare, ma semplicemente fare.
2) riformiamo immediatamente il settore bancario-finanziario e che nessuno che non sia lo Stato possa più creare denaro
3) restituiamo agli stati la possibilità di stampare moneta senza indebitarsi

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