Viviamo ormai in un perenne stato di attesa. Aspettiamo l'autobus, aspettiamo una telefonata. Aspettiamo la fine della giornata lavorativa, aspettiamo che nostro figlio cresca per poter andare in vacanza. Aspettiamo. Curarsi di vivere intensamente gli attimi presenti è un'emozione che abbiamo dimenticato. Non sappiamo neanche vagamente quali emozioni saremmo in grado di provare se solo sapessimo godere totalmente dell'attimo che viviamo, del presente che è.
Invece ci catapultiamo in avanti, minuti, secondi, immaginando cosa accadrà, sperando, aspettando. Aspettiamo che arrivi un ospite e ci predisponiamo a riceverlo. Magari in quel momento il nostro bimbo avrebbe voglia di giocare o dirci qualcosa, invece lo allontaniamo perché siamo troppo presi dall'ansia dell'attesa e da quello che verrà. Aspettiamo il mattino seguente, pensiamo al lavoro che dovremo fare il giorno dopo, ci organizziamo la giornata e magari pensiamo "Speriamo finisca presto che ho sonno e devo riposare per la giornata dura che mi attende domani" mentre facciamo l'amore con la persona che diciamo di amare. La amiamo perché con lei acquisteremo una casa, faremo dei figli, andremo in vacanza. A volte ci restiamo assieme perché sono anni che ci conosciamo, perché abbiamo progettato ogni cosa e i nostri genitori sono felici e non vedono l'ora di avere un nipotino. Ma il presente, il momento che stiamo vivendo, non lo assaporiamo perché siamo sempre mentalmente catapultati in avanti, o all'indietro. Non amiamo la persona con cui abbiamo scelto di condividere la nostra vita perché questa, in passato, ci ha mancato di rispetto. Non importa se oggi è la persona più premurosa e dolce, resta il fatto che, anni fa, ci ha fatto un gravissimo torto che non abbiamo mai perdonato. Mentre a volte si pensa alla persona con cui si sta condividendo la propria vita in questo momento, come a quella che ci aiuterà a pagare il mutuo della casa che si è sempre desiderata avere. In questo vai e vieni di pensieri che, nel presente non sono delle concrete realtà, è facile tralasciare la bellezza del momento reale che sta accadendo. La bellezza di un istante presente è qualcosa di unico che ci fa vivere in maniera cosciente e ci fa, soprattutto, imparare a realizzare ogni azione che decidiamo di concretizzare ora. Anche un evento terribile conserva, nel presente di quel momento, una bellezza innegabile. Consapevolizzare ogni istante che, grazie al modo presente in cui lo viviamo, ci trasmette il messaggio in maniera completa, ci permette di "imparare la lezione". Ringraziare per i momenti belli, brutti, diventerà poi una conseguenza.
Una cosa è certa, chi vive nel presente e nella consapevolezza di ogni azione non si annoia mai. Non vive insoddisfatto e tende, piuttosto, ad essere sempre sereno e mai angosciato. Questo, va precisato, non significa che non dobbiamo fare progetti per il nostro futuro. Tutt'altro, un progetto costruttivo merita anch'esso l'attenzione del presente in cui lo si sta pensando, progettando e realizzando. Immaginare invece un progetto e catapultarlo nel futuro, spesso un futuro indefinito, ci allontana matematicamente dalla sua realizzazione.
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