mercoledì 4 settembre 2013

Che Cosa Posso Fare Io?

DI JIDDU KRISHNAMURTI

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 Noi siamo responsabili. Non prendetevi in giro dicendo: “Che cosa posso fare io? Io, come individuo che vive una insignificante piccola vita, con tutta la sua confusione e ignoranza, che cosa posso fare io? L’ignoranza esiste solo quando non conoscete voi stessi. La conoscenza di sé è saggezza. Potreste essere ignoranti per quanto riguarda tutti i libri del mondo (e spero lo siate), riguardo a tutte le più moderne teorie, ma quella non è ignoranza. L’ignoranza è non conoscersi profondamente, fino in fondo, e voi non potete conoscervi se non vi osservate, se non vi vedete come siete effettivamente, senza distorsione, senza nessun desiderio di cambiare.

In un mondo di grandi organizzazioni, di grandi mobilitazioni e movimenti di massa, abbiamo paura di agire su piccola scala; temiamo di essere piccole persone che si occupano del loro orticello. E così diciamo a noi stessi: “Che cosa posso fare personalmente? Bisogna che mi unisca a un grande movimento per fare delle riforme”. Al contrario, la vera rivoluzione non avviene attraverso i movimenti di massa, ma attraverso una rivoluzione interiore della relazione. Soltanto quella è vera riforma, una radicale e continua rivoluzione. Noi abbiamo paura di cominciare dal piccolo, perché il problema è talmente vasto che pensiamo di doverci incontrare con molte persone, con grandi organizzazioni, con dei movimenti di massa. Ma certamente dobbiamo cominciare ad affrontare il problema in scala ridotta, cioè da “me” e “te”.

Quando comprendo me stesso, comprendo te e da quella comprensione sorge l’amore

FONTE: VISIONE ALCHEMICA