martedì 16 giugno 2015

La Paura oltre la Collina

DI VALERIO PASSERI


Eravamo all'incontro di domenica scorsa a Villa Pamphili, sotto la solita fresca e stupenda pineta. Gianpaolo sta parlando del libro che ha scritto e delle cose bellissime che stanno facendo. Lo ascolto con attenzione e con grande gioia nel vedere il suo entusiasmo e quanto è contento di quello che gli sta accadendo intorno. Ogni tanto mi alzo e scatto qualche foto per immortalare l'evento. Marco è seduto a pochi passi da Gianpaolo e proprio davanti al posto in cui sono io. Ad un certo punto, da dietro una collinetta poco lontana, arriva della musica abbastanza forte, che stona con l'atmosfera che si era creata in quella piccola oasi tranquilla. Vedo che il racconto di Gianpaolo è disturbato. Vorrei fare qualcosa ma non so cosa. Marco mi sussurra sorridendo "perché non vai a chiedere se possono abbassare un pochino la musica e che c'è un altro evento poco distante da loro?". Io non avevo visto chi aveva messo la musica perché era nascosto dalla collina. Ma dal tipo di musica e dalle grida che arrivavano, mi sono subito immaginato un mucchio di persone poco amichevoli, qui a Roma si potrebbero chiamare "coatti", che mi avrebbero mandato a quel paese nel momento in cui avrei provato a parlargli, o che comunque non mi avrebbero ascoltato. Ho avuto quasi paura e, di sicuro, non avevo voglia di andare.

Marco, vedendo la mia esitazione, ha aggiunto una sola cosa sorridendo: "magari sono simpatici" Non l'avevo calcolato. Avevo subito pensato al peggio e questo mi aveva bloccato. E' bastato solo prendere in considerazione che potevano veramente anche essere cordiali e simpatici e tutto è cambiato. A quel punto, avendo davanti anche una prospettiva di potercela fare, mi sono alzato e sono andato a vedere chi aveva ragione, senza timore. Entrambe le cose potevano succedere con le stesse probabilità. Non avevo paura, ero solo curioso; tolta la paura era rimasta solo una sana apertura a quello che poteva succedere.

Alla fine è andata bene, erano dei ragazzi africani, simpatici, che avevano organizzato un evento sportivo. Non solo hanno abbassato la musica, ma l'hanno proprio spenta. L'evento è continuato senza alcun problema. Marco mi ha regalato la possibilità di togliermi la paura di dosso e stare molto meglio, più rilassato in quella piccola azione che ho compiuto. E quella piccola azione mi ha permesso di fare un piccolo gesto gentile verso persone a cui voglio bene.