giovedì 3 dicembre 2015

Cuori alla Gogna

DI MARCO CANESTRARI


Sembra che in questo periodo, nell'ambiente italiano della spiritualità ci sia un unico grande frainteso... Cioè si usano frasi vere prese dalla non dualità allo scopo di valutare qualcosa, una persona, una tesi, un pensiero, facendo così i buoni e i cattivi:

Tutto è uno = buono
Tutto accade da se= buono
Nessuno risveglia nessuno=buono
Non c'è un qualcuno=buono
C’è solo amore= buono
E così via…

Si usano questi slogan come metro per giudicare, valutare, accusare... Quando invece il vero significato di questi insegnamenti è che valutare è impossibile. Si usano questi slogan per riconoscere se un ipotetico "qualcuno", diverso da noi, sia risvegliato oppure se sia nell'errore, o per giudicare se un pensiero sia migliore di un altro. Ma invece, secondo questi stessi slogan, non ci dovrebbe essere nessuno risvegliato o non risvegliato, perché non è la persona che si risveglierebbe e perché non esiste nessun qualcuno che può essere migliore o peggiore di un altro. Nessun pensiero è più giusto o più vero di un altro, tutti i pensieri e le persone stanno sullo stesso livello. Allora scopriamo ciò che stiamo sostenendo solo a voce con questi slogan...

Rifiutare, escludere emotivamente chi fa i club, significa che tu stesso fai parte di un club.

Rifiutare, escludere emotivamente chi fa le sette, significa che tu stesso fai parte di una setta.

Cioè allontanare emotivamente chi è diverso da ciò che credi sia giusto, sano, appropriato, significa credere che tu stesso sia ingiusto, insano, inappropriato, perché è proprio l'allontanare e il rifiutare che stai giudicando, e tutti lo vedono, il tuo cuore per primo.

L'umanità è un organismo unico e non è allontanandosi da una sua parte, evitandola, differenziandocene, che troveremo pace e giustizia. Cerchiamo di conoscerci e di comprendere da vicino l'un l'altro, magari è proprio da questo mondo esterno cattivo che ci bussa alla porta, che vuole minacciare la nostra nicchia di pace, che potrà nascere un seme che ci farà riscoprire di essere uno, che ci potrà fare vedere il nostro volto proprio in ciò che stiamo cercando invano di non amare. Apriamoci, non nascondiamoci, non ci chiudiamo, perché è sempre di noi stessi che si parla e non siamo così diversi come sosteniamo a voce.

Un altro slogan da ripetere come un mantra, pena l’essere messo alla gogna, è quello del: “nessuno risveglia nessuno”. Avere paura di dire che qualcuno risveglia qualcuno è la stessa paura di dire che qualcuno fa soffrire qualcuno. Cioè sentiamo attrito nel pensare che esista un mondo esterno in grado di darci odio o amore, e che noi siamo in grado di potercene discostare oppure avvicinarcene. Questo attrito c’è sempre sia se proiettiamo questa causa esterna in una persona in forma di maestro spirituale sia che la proiettiamo in forma di mente, della nostra stessa esperienza, dei nostri stessi pensieri fissi ed automatici da cui vogliamo essere liberi. E’ la paura il problema, non una frase detta o pensata da un maestro o dalla tua mente. Senza paura invece non si considera più un mondo dove dei “qualcuno” sono in relazione fra loro e c’è completa libertà da ogni filosofia o dottrina. In completa sicurezza e senza sentirsi in colpa si potranno dire e pensare frasi giuste o sbagliate, si potrà dire che il mio corpo è stato partorito da un utero, che una certa persona mi ha risvegliato e che una certa malattia terminale mi farà morire. Potremmo persino dire che stiamo desiderando e cercando la felicità e nessuno si irrigidirà, si potrà dire tutto, pensate che immensa apertura. Nessuna frase ci potrà più impaurire, incolpare o danneggiare e saremo svincolati dai concetti perché staremo dando al nostro cuore l’importanza che si merita senza metterlo in ombra da idee o regolamenti. In questo mondo senza il me potrai scoprire che siamo già tutti risvegliati. Invece dire che la paura non c’è senza vederlo col cuore è l’esatto opposto: è dare più importanza ad uno slogan piuttosto che a ciò che sei veramente, ed è l’inizio del circo della finzione.

Se qualcuno sta dormendo e crede che mangiare merda porti una sensazione peggiore del mangiare nutella, e il personaggio si mette a dire ciò che è bene e ciò che è male, sottolineando ciò da cui si vuole differenziare, allora il suo personale sogno non è "tutto è uno" e "tutto accade", è invece il sogno di un qualcuno, e questo qualcuno sostiene tutto ciò radicatamente dalle profondità della sua coscienza. Ultimamente negli ambienti spirituali questo sogno, il mondo materiale, duale, dove si nasce dall'utero e si muore in una tomba, viene sostenuto per mezzo della più alta forma filosofica e mentale esistente, supportando cioè la tesi non duale "nessuno risveglia nessuno", "tutto è uno ed eterno", "non c'è un qualcuno", ecc... Ovvero, dall’interno del sogno, il personaggio sognato dice di aver capito che “non c’è un qualcuno”, “che tutto accade da se”, oppure di aver avuto una presa di coscienza. Tutto all’interno di un sogno, nessuno ha capito nulla, nulla è cambiato. Il vero sé, il sognatore è sempre rimasto lo stesso. La frase è perfetta e impeccabile, meravigliosa nella sua interezza, peccato che tu non stia ascoltando il tuo cuore ma il sogno, peccato che tutto è coperto e distorto da sogni, pensieri e paure che dici di non avere. Non ti dai la giusta importanza, dovresti ascoltarti come meriteresti di fare. Ascolti sì, le parole dei maestri "nessuno risveglia nessuno", ascolti il sogno, trascurando invece di ascoltare ciò che sentì dentro e ciò che sei dentro.

Ascolta il tuo cuore, non la tua mente, noi ti amiamo come sei. Non sei nello sbagliato se ti scopri a sostenere diversità, tempo, ego... Se scopri le differenze, se scopri di essere una persona con difetti, piena di umanità e debolezze... E’ naturale, sei innocente e ben fatto, continua a rimanere in ascolto della tua vera essenza senza fermarti incantato a dare importanza a concetti o slogan, magari scoprirai ancora altre cose nuove... o forse no… l’importante è l’adesso. Se ora per te perdere la casa, la moglie il lavoro, la tua conoscenza, le tue capacità, il tuo sapere, le tue caratteristiche, le tue regole sulla dualità o sulla non dualità, le tue abitudini, la tua mente... È fonte di fastidio, va bene così. Occupiamoci di stare bene e vedere ciò che di meraviglioso c'è e accade nel mondo in ogni suo angolo buio, anche qui a Formello dove sempre più persone sono felici, libere e consapevoli senza costruire troppe regole mentali su ciò che è da allontanare e ciò che non è da allontanare.

Se poi abbiamo paura di associare ad un maestro queste prese di coscienze ripetute e diffuse, va bene, non lo facciamo, associamole al posto meraviglioso, all'aria che tira, a una scarpa, a una bottiglia, ma tutti sanno che ciò non accade dal fornaio, non accade in questi termini, non accade in queste modalità. Ogni sogno ha le sue regole, fatte di causa-effetto, di tempo che scorre, di relazioni fra le persone, di figli che nascono e che muoiono… regole che tu e solo tu stai sostenendo. Quel “tu” ancora non visto. Lo vedi che stai sostenendo ciò o ancora tenti di nasconderlo? Non è Marco Canestrari a risvegliare nessuno, è l'essere che si risveglia. E’ ovvio, lo sanno tutti, nessuno risveglia nessuno, e in questo periodo di espansione dei temi sulla spiritualità anche i bambini ripeteranno queste conoscenze. Ma questo tu lo sai? Tu lo sai di essere questa presenza eterna e non soggetta a tempi, circostanze, modi, luoghi, eventi e persone? Si? Sai tutto ciò mentre bisticci tenendo lontano un tuo fratello come foste di sue squadre diverse? E’ il tuo vero sé o è il personaggio del sogno che lo sa? É il tuo cuore che lo sa o la tua mente?

Indaga in te.

E ricordati che trascurare e tradire ciò che senti dentro è peggio che sbagliare la frase di un grande maestro. La pubblica gogna del personaggio è niente rispetto al tradire la tua vera essenza, perché non dare importanza alla tua vera essenza produrrà, per te, un incubo di colpa e dolore e lo vivrai come fosse vero. Il tuo mondo è creato da ciò che sentì dentro e non da ciò che ripeti fuori. Maestro è chi si ascolta fino al proprio vero essere indipendentemente da ciò che la sua mente crede, dice o pensa, Maestro è il cuore non la mente. Quando crediamo di avere delle debolezze, delle mancanze d'amore e dei giudizi in noi, amiamoli, non chiudiamo gli occhi, non neghiamoli, perché tutti ci stanno già guardando amorevolmente e non c’è nessun nemico fuori.

Se credi di essere una persona, amati così. Quello è il risveglio. Grazie a tutti di esistere così come siete ora, mi piacete tantissimo, ho fiducia in voi.