giovedì 24 novembre 2016

Narcisismo e Vanità

DI MARCO CANESTRARI


D. Dobbiamo esaltarci, farci la chirurgia plastica, vestirci alla moda ed essere pieni del nostro ego oppure buttarci giù, crederci indegni, colpevolizzarci, accusare gli altri e sentirci accusati? Bisogna essere fanatici e vanitosi o autolesionisti e umili? Per il risveglio bisogna mantenere un equilibrio fra non essere tanto fanatici ma neanche troppo indegni?

Dovete sempre volervi bene, accettarvi, desiderare il meglio, puntare allo stare bene, a sentirvi a vostro agio fisicamente, emotivamente, affettivamente e spiritualmente, ma senza provare soddisfazione di andare a scapito di qualche altra cosa. Ogni attività dell’ego che ci fa piacere è a favore del me perché appunto va a svantaggio di qualche altra cosa che reputiamo “non me”. L’individuo trae piacere nel sentirsi speciale rispetto agli altri: “desidero che tu ami me in maniera speciale e privilegiata quindi voglio che tutti gli altri li ami un po’ meno di quanto ami me”. L’ego non ha piacere a sentirsi uguale a tutti, invece trae piacere al ribasso, solo se qualcuno viene messo in secondo piano rispetto a lui stesso. A me piace essere bello ma non a scapito vostro, non voglio stare più in alto di un altro, non voglio essere meglio di voi, non sento bellezza e perfezione nel vedere che voi state un po’ peggio di me, a me piace essere bello insieme con tutti quanti, vorrei portare tutti in alto verso il meglio. A me piace la felicità e cerco di conquistarla, ma non traggo nemmeno una briciola di felicità dalla vostra tristezza, anzi cerco di contribuire alla vostra gioia portandovi anche la mia. Più sono felice, più sto bene e più ho energia per rendere felici voi facendo da esempio. Voglio essere grande senza sfruttare nessuno, senza andare a danno di nessuno, voglio un mondo dove siamo tutti grandiosi, quello è il nostro regno, pieno di gloria, facciamolo insieme perché siamo fatti per questo. Invece la miseria è quella dell’ego, che vuole spiccare perché porta qualcun altro mentalmente, emotivamente ed energeticamente più in basso, questa è la differenza.

D. Ma senza negativi esistono positivi? Si può essere ricchi se nessuno è povero?

Si può e si deve, è la nostra condizione naturale, la ricchezza totale e intera. Il risveglio alla realtà è una condizione interna di magnificenza completa dove tutti hanno tutto. Adesso soffriamo appunto perché stiamo facendo nella nostra mente due pesi e due misure, due condizioni, interno ed esterno, me e te. Una parte della realtà la consideriamo meno bella, meno degna, meno giusta, meno importante dell’altra che invece preferiamo, ragioniamo così: mi interessa più salvare la mia pelle che la tua, la mia nazione che la tua, la mia famiglia che la tua. A me invece interessa che siano salvate tutte le vite, quindi comincio subito con la mia e poi insegno a tutti come fare, faccio vedere che si può fare e come si fa, è molto semplice, si tratta solamente di guardare e accettare quello che si vede e basta, senza cambiare niente perché la realtà già è piena.

D. Quando smetteremo di identificarci con il corpo, non smetteremo anche di curarci esteticamente, di vestirci bene e di trattarci bene?

No, noi non siamo il corpo, il corpo è un nostro effetto e se noi ci risvegliamo a ciò che siamo, amore, cura, intelligenza e consapevolezza, allora anche i corpi saranno effetti di questa immensa cura e amore e saranno la celebrazione di tale maestosità. Quindi con le conoscenze e le risorse che abbiamo, prima non ci saranno più morti di fame e di sete e poi non ci saranno più senza tetto, avremo tutti i riscaldamenti quando fa freddo e staremo al fresco quando fa caldo e poi tutti saremo ben curati, piacevoli, comodi e tutto il corpo e quello che avremo intorno sarà espressione di ciò che siamo, cioè infinita abbondanza e lusso.

D. Quindi è un bene esaltarsi ed esaltare il corpo come immagine, come molti già fanno?

Ultimamente c’è la rincorsa alla chirurgia estetica ma questo significa che si dà valore al corpo come se potesse dare a noi gioia, serenità e importanza. Questo è uno sbaglio, il corpo è un nostro strumento e quando siamo felici, sappiamo di essere importanti e degni, allora trattiamo il corpo con felicità ed esso sarà espressione di serenità, importanza e dignità. Non è facendoci la chirurgia estetica che diventeremo felici, è essendo felici che andremo in giro come a noi piace e non come agli altri dovremmo piacere, questa è la risposta


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