mercoledì 13 ottobre 2010

Quali Regole per il Bambino?

DI VITTORIA LUCIANI

full_metal_jacket

Molto spesso i genitori si interrogano sulle regole e sui limiti da dare ai propri figli. Quando dire di no? Quali regole dare? Quanto essere fermi nell’impartirle?

Le regole hanno una funzione fondamentale nell’educazione, nella crescita e nello sviluppo di un bambino, perché attraverso di esse entrambi i genitori pongono dei limiti, mettono dei confini e soprattutto danno al proprio figlio un contenimento emotivo, che egli stesso a volte sembra richiedere facendo i capricci e mettendo in atto dei comportamenti inadeguati, come se attraverso di essi, inconsapevolmente, cercasse di valutare il sostegno e la sicurezza che può ricevere dalle sue figure genitoriali. E’ importante che le regole che ogni genitore sceglie di dare al proprio figlio non siano mai troppo rigide, ma autorevoli, coerenti e motivate, laddove all’opposto, una loro assenza potrebbe dare al bambino un’insicurezza e la sensazione di non avere né dei confini, né degli importanti punti di riferimento con i quali confrontarsi, oltre al fatto di ricevere un messaggio di disinteresse da parte dei suoi genitori. Nel rapporto tra genitori e figli, spesso è possibile osservare una “fatica” dei primi nel dare delle regole importanti ai secondi: tutto ciò può nascere da una difficoltà dei genitori stessi ad assumersi delle responsabilità nei confronti dei propri figli, come anche dalla mancanza di un modello educativo di riferimento nel quale essi stessi, nel rapporto con le loro figure genitoriali, non hanno potuto sperimentare la presenza di un sistema di regole utili alla loro crescita. Un bambino che cresce in un contesto familiare privo di regole, prima o poi al di fuori di esso, come a scuola o nello sport che frequenta, si troverà a confrontarsi con una realtà ben diversa, laddove potrebbe essere per lui molto difficile rispondere a delle richieste e a delle regole specifiche e riuscire così a tollerare la frustrazione necessaria per comprendere che non sempre può fare o ottenere ciò che vuole, con il rischio per lui conseguente di costruire dei rapporti conflittuali con i compagni, o al contrario di tendere ad isolarsi.

Solitamente alla coppia genitoriale, in ugual misura e con la stessa autorevolezza, spetta il compito di educare e di dare delle regole al proprio figlio, non senza aver prima cercato una condivisione ed un confronto utili affinché al bambino possa giungere lo stesso insegnamento da parte di entrambi, per non sentirsi disorientato e per evitare che egli possa ricercare un’alleanza esclusiva con l’uno o con l’altro genitore, che egli può avvertire come meno autorevole, e ricercare da lui un’eccessiva protezione che può impedirgli di crescere.

FONTE: PAGINEBIMBO

L'articolo ti è piaciuto? dagli visibilità Cliccando su OK!!