venerdì 20 gennaio 2017

Come Uscire dalla Depressione - Domanda a Marco Canestrari

DI MARCO CANESTRARI


D. Sto affrontando un periodo di profonda depressione, è già capitato, a volte dura solo un giorno a volte interi mesi, come posso fare per superarla definitivamente?

Io sono stato depresso un po’ di anni e ne sono uscito in questa maniera: ascoltandomi completamente. La depressione è una forma di stanchezza che viene accumulata quando noi perduriamo negli stessi automatismi senza rivederne mai le basi, meccanismi in cui si è soddisfatti di dare colpe e cercare ingiustizie in maniera di poter poi aver ragione a rammaricarsi fino allo sfinimento. Ci sono molte forme di questo malessere e dipende anche a che livello uno ne vuole uscire, se vuoi solo un accomodamento perché non ti piace come sei e vorresti essere più integrato negli schemi della società, allora basta una piccola modifica a te stesso per sentirti a tuo agio. Diventi come tutti gli altri che però in realtà covano sempre al loro interno un piccolo fuoco di paura, colpa e sofferenza, pronto a divampare alla morte di un figlio, alla perdita del lavoro ecc. Se invece vogliamo essere più risoluti, possiamo risolvere il problema alla base e risvegliarci.

La depressione consiste nel credere giuste, giustificate e giustificabili delle attività di difesa e attacco emotivo verso qualcuno o verso noi stessi, essa prende forza dal dare all’attività di accusa un certo valore, una certa importanza e necessità: ce l’ho con il mondo perché è stato veramente cattivo, sono stato trattato ingiustamente e io questo messaggio non lo mollo, anche se so che mi fa male io non perdono. Così facendo, innalzo rigidamente una legge di giustizia e ingiustizia sopra tutto quello che esiste, difendendola anche a scapito della mia salute. Il depresso sa che odiare e odiarsi fa male a se stesso, ma per lui è molto più importante il fatto che stia rivendicando la sua idea, la sua visione di giustizia.

La soluzione alla depressione è l’abbandono di ogni idea fissa, ossessiva, totalizzante, limitante, di bene, male, giusto, sbagliato, me e te, per ritrovare il vero ascolto della nostra anima. Quando lasciamo andare la gabbia della mente, allora la nostra interiorità è libera di guarire in un attimo, bastano dieci secondi per rifiorire per sempre perché la nostra anima sa che stare male non può mai essere giusto.

Dal libro “Gesù Beve Redbull” di Marco Canestrari, una raccolta di trascrizioni relative a una serie di conversazioni recenti che ruotano intorno al tema dell’ascolto interiore.


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