sabato 17 giugno 2017

Il Vero Maestro Spirituale Esiste ed è Utilissimo

DI MARCO CANESTRARI


Continuiamo ad andare contro corrente ed alzare polverone con intelligenza, costruttività e tanto amore.

Da una domanda che mi hanno fatto sul web: Marco, per entrare nella verità e lasciare il sogno, è importante il vero maestro? Cioè il maestro ha la capacità di accompagnarti nella verità oppure non c’è separazione, tutto è già perfetto e non ci sono maestri né allievi?

RISPOSTA: Avere la fortuna della presenza del vero maestro è un regalo inimmaginabile, perché sia se ti dice che "non esiste separazione tra maestri e allievi perché è già tutto uno", sia se ti dice che "i maestri esistono e sono importantissimi", starà agendo come fattore disgregante e cancellante, starà cioè facendo l'azione di fare crollare la coltre di fraintesi mentali che vorrebbero rendere distante e confuso ciò che c'è, starà facendo luce sull'oscurità, starà scaldando col fuoco della vita ciò che è già vivo ma è mascherato da morto. Ti starà risvegliando.

Il mondo dell’illusione che sostieni di vivere è un prodotto delle tue credenze. E’ una credenza sia la credenza dell’intero, del tutto già guarito: “non c’è separazione, tutto è già perfetto e non ci sono maestri né allievi”, sia quella più comune del tempo: “ci vuole del tempo per nascere da un utero e morire nella tomba e in questo tempo si può anche cambiare in meglio o in peggio”. Qualunque siano le tue credenze, esse non parleranno mai della verità, e la tua coscienza della verità non sarà mai la verità.

Realizzare la verità, quindi, non è afferrare una credenza che sia più vera di un'altra, ma è la concreta e pratica cancellazione delle tue credenze e della tua coscienza, del tuo sogno.

Il vero maestro non ripete un copione, non batte sempre la stessa strada, allora non cercare cosa sia vero o falso nelle parole da conoscere, le parole dipenderanno da caso a caso. Il vero maestro, quando ti si buca la gomma della macchina, non ti ripete “tutto è uno”, ma forse ti cambia la gomma. A volte il maestro ti dirà che non c'è separazione, a volte invece ti indicherà delle parti di casa tua che non avevi ancora visto, e ogni volta sarà l'azione perfetta per quel momento, quella che smaschera il falso e fa sbocciare l'amore nuovo.

Riguardo a ciò è fondamentale ricordare che la prospettiva dell'ego non può mai percepire l'assenza di separazione, per l'individuo cioè, non è mai soggettivamente vero che non esiste il maestro, che non c'è nulla da raggiungere, che tutto è già perfetto e uno ecc... Dal punto di vista della persona esiste l'ingiustizia, la colpa e l'insofferenza e esiste il futuro in cui queste dinamiche possono migliorare o peggiorare. Ripetere a un individuo che ha un certo livello di coscienza, che tutto è già guarito, può essere una delle cose che rinforzano di più la sua illusione, perché tale idea verrà presa dal punto di vista dell'individuo, capita e usata per i suoi scopi, che sono sempre quelli di costruirsi una coscienza delle cose che lo distanzi da ciò che c'è. Usa cioè, tutto ciò, per sognarlo.

A volte invece può essere molto amorevole dire che tutto è già guarito, non c’è una regola. Si possono fare entrambe le cose, non siamo schiavi di una legge da seguire. Il maestro se ne frega di quali parole sono vere o false, e se ne frega di tutto ciò che è stato detto in passato, perché vive direttamente ciò che c’è, è fonte presente di grazia. Ti fa scoppiare dal di dentro l'amore e la luce che prima non vedevi e ti rivoluziona il tuo punto di vista uscendoti dall'interno, facendoti crollare interamente ciò che credevi fosse vero, e non solo, come invece vorrebbe l'ego, facendoti avere una nuova ristrutturazione mentale. Ti toglie le tue sicurezze, senza sostituirle con altre. Il maestro ha un effetto potente e le parole che usa sono solo degli accessori.

Per farti una metafora, il maestro è uno esperto e geniale scopritore di nuove formule matematiche sulla fisica, e ne scopre una al minuto, sul campo, allo svolgersi di "ciò che c'è" perché lo vive.

L'ego invece è il professore universitario di fisica che ripete la solfa e insegna per secoli come sono fatte queste leggi scoperte da altri, le studia, le impara, le misura, le soppesa, se ne fa onere e vanto, le sogna, se ne circonda ma non ne scoprirà mai una nuova. Perché non sta guardando la realtà, ma la sua mente.

Per continuare la metafora, in questo periodo storico vedremo la proliferare di centinaia e centinaia di professori di spiritualità ma pochissimi veri maestri.

Tutti ripeteranno, come quei professori, che non c'è separazione, non c'è maestro e non c'è allievo, ma solo pochissimi saranno in grado di vedere il falso all'interno di ciò che l'uomo sta dicendo, solo pochi vedranno il frainteso all’interno di ognuna di queste attività mentali soggettive. Pochi saranno in grado di rendere palese che ciò che viene ripetuto è frutto di processi mentali e non è frutto della realtà vista per come è veramente. E sarà una grande sorpresa, perché ognuno sarà convinto di essere nel giusto fino ad un secondo prima della realizzazione.

Saranno rari coloro che saranno capaci di fare mettere a piangere, di fare crollare le difese e fare risvegliare coloro che meccanicamente passano la vita a ripetere “Tutto è già perfetto”.

Il maestro può indicare questa dissociazione di fronte a tutti, ai premi Nobel, ai “super spirituali conclamati” e a portare un po' più di luce rispetto agli standard ripetuti fino a quell'epoca. Il maestro fa scuola, prima è ridicolizzato e poi seguito, perché porta innovazione a vantaggio di tutti. Il maestro è sempre un vento fresco e nuovo, spezza gli schemi, non li conferma…

…Finché non rimane più niente.

Grazie di aver chiesto, Marco Canestrari.