venerdì 9 giugno 2017

Zuppi Fradici d'Amore

DI MARCO CANESTRARI


-Un piccolo regalo estratto freschissimo dal ritiro di Orte finito lunedì-

Siamo talmente zuppi fradici d'amore che se strizziamo i vestiti escono litri e litri d'amore. Noi siamo completamente persi nell'amore.

Siamo completamente ubriachi d'amore. Il “me” è completamente perso nell'amore, è senza riferimenti: non sa più dov'è la sua stella di riferimento né la sua strada verso casa.

Nessuna convinzione tiene testa all'amore.

È così già adesso.

La nostra paura è un inno all'amore. Le nostre timidezze sono un esaltazione dell'amore. La nostra rabbia è un bacio d'amore. Le nostre angosce e le nostre depressioni sono tutti frutti che sbocciano dall'albero dell'amore.

Già adesso è così, non possiamo fare niente. il “me” non può fare niente.

Abbiamo provato a cercare dei riferimenti, a prendere delle misure, stendere il metro e cercare di costruire una casa che fosse "mia", solo del “me”, al di fuori dell'amore, e non ci siamo riusciti.

Abbiamo provato a cercare di creare una “nostra interiorità”, “una “nostra coscienza”, una nostra volontà che fosse piena di amarezza e colpa, che fosse separata dall’amore, e non ci siamo riusciti. Stava sempre dentro l'amore.

Abbiamo provato a diventare degli zombie, delle larve, abbiamo provato ad andare in letargo nella mente e a sognare, che noi fossimo isolati, piccoli, confusi e staccati da tutto il resto, ma non siamo mai riusciti a staccarci da Dio, non siamo riusciti a creare nessuna separazione.

Noi non possiamo fare niente, abbandoniamo ogni pretesa.

Io vi invito a gettare la spugna perché l'amore ha già vinto e stravinto

Marco Canestrari


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